giovedì 31 luglio 2014

Non mi pento di niente (Gioconda Belli)


Dalla donna che sono,
mi succede, a volte,
di osservare, nelle altre, la donna che potevo essere;
donne garbate, laboriose, buone mogli,
esempio di virtù,
come mia madre avrebbe voluto.

Non so perchè ho trascorso 
tutta la vita  a ribellarmi a loro.

Odio le loro minacce sul mio corpo
la colpa che le loro vite impeccabili,
per strano maleficio mi ispirano;
mi ribello contro le loro buone azioni,
contro i pianti di nascosto del marito,
del pudore della sua nudità
sotto la stirata e inamidata biancheria intima.

Queste donne, tuttavia, mi guardano

dal fondo dei loro specchi;

alzano un dito accusatore

e, a volte, cedo al loro sguardo di biasimo

e vorrei guadagnarmi il consenso universale,

essere "la brava bambina", 
essere la "donna decente",

la Gioconda irreprensibile,
prendere dieci in condotta
dal partito, dallo Stato, dagli amici,
dalla famiglia, dai figli
e da tutti gli esseri
che popolano abbondantemente
questo mondo.

In questa contraddizione inevitabile 
tra quel che doveva essere 
e quel che è,

ho combattuto numerose battaglie mortali,
battaglie a morsi, loro contro di me
- loro contro di me che sono me stessa -
con la psiche  dolorante, scarmigliata,
trasgredendo progetti ancestrali, 
lacero le donne che vivono in me
che, fin dall'infanzia, mi guardano torvo
perchè non riesco nello stampo perfetto dei loro sogni,
perchè oso essere quella folle, inattendibile, tenera e vulnerabile
che si innamora come una triste puttana
di cause giuste, 
di uomini belli
e di parole giocose

Perchè, adulta, ho osato vivere l'infanzia proibita
e ho fatto l'amore sulle scrivanie nelle ore d'ufficio,
ho rotto vincoli inviolabili 
e ho osato godere
del corpo sano e sinuoso
di cui i geni di tutti i miei avi mi hanno dotata.

Non incolpo nessuno. Anzi li ringrazio dei doni.
Non mi pento di niente, come disse Edith Piaf:
ma nei pozzi scuri in cui sprofondo al mattino, 
appena apro gli occhi,
sento le lacrime che premono,
nonostante la felicità che ho finalmente conquistato,
rompendo cappe e strati di roccia terziaria e quaternaria,
vedo le altre donne che sono in me,
sedute nel vestibolo
che mi guardano con occhi dolenti e mi sento in colpa per la mia felicità.
Assurde brave bambine mi circondano e danzano musiche infantili
contro di me;
contro questa donna fatta, piena,
la donna dal seno sodo
e i fianchi larghi,
che, per mia madre e contro di lei, mi piace essere. 

Gioconda Belli 

Parlo di lei QUI   e QUI


Foto Entrevista 

BUON VIDEO  (dal Web)

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Originale 
No me arrepiento de nada
Gioconda Belli 



Desde la mujer que soy,
a veces me da por contemplar
aquellas que pude haber sido;
las mujeres primorosas,
hacendosas, buenas esposas,
dechado de virtudes,
que deseara mi madre.
No sé por qué
la vida entera he pasado
rebelándome contra ellas.
Odio sus amenazas en mi cuerpo.
La culpa que sus vidas impecables,
por extraño maleficio,
me inspiran.
Reniego de sus buenos oficios;
de los llantos a escondidas del esposo,
del pudor de su desnudez
bajo la planchada y almidonada ropa interior.
Estas mujeres, sin embargo, me miran desde el interior de los espejos,
levantan su dedo acusador
y, a veces, cedo a sus miradas de reproche
y quiero ganarme la aceptación universal,
ser la Gioconda irreprochable.
Sacarme diez en conducta

con el partido, el estado, las amistades,
mi familia, mis hijos y todos los demás seres
que abundantes pueblan este mundo nuestro.
En esta contradicción inevitable
entre lo que debió haber sido y lo que es,
 he librado numerosas batallas mortales,
batallas a mordiscos de ellas contra mí
-ellas habitando en mí queriendo ser yo misma-
transgrediendo maternos mandamientos,
desgarro adolorida y a trompicones
a las mujeres internas
que, desde la infancia, me retuercen los ojos
porque no quepo en el molde perfecto de sus sueños,
porque me atrevo a ser esta loca, falible, tierna y vulnerable,
que se enamora como alma en pena
de causas justas, hombres hermosos,
y palabras juguetonas.
Porque, de adulta, me atreví a vivir la niñez vedada,
y rompí lazos inviolables
y me atreví a gozar
el cuerpo sano y sinuoso
con que los genes de todos mis ancestros
me dotaron.
No culpo a nadie. Más bien les agradezco los dones.
No me arrepiento de nada, como dijo la Edith Piaf.
Pero en los pozos oscuros en que me hundo,
cuando, en las mañanas, no más abrir los ojos,
siento las lágrimas pujando;
veo a esas otras mujeres esperando en el vestíbulo,
blandiendo condenas contra mi felicidad.
Impertérritas "niñas buenas" me circundan
y danzan sus canciones infantiles contra mí
contra esta mujer
hecha y derecha,
plena.
Esta mujer de pechos en pecho
y caderas anchas
que, por mi madre y contra ella,
me gusta ser. 



mercoledì 30 luglio 2014

Breviario tedesco - Bertold Brecht

Quando chi sta in alto parla di pace
La gente comune sa 
Che ci sarà la guerra
Quando chi sta in alto maledice la guerra
Le cartoline precetto sono già compilate
Quelli che stanno in alto 
si sono riuniti in una stanza
Uomo che sei per la via 
Lascia ogni speranza
I governi
firmano patti di non aggressione 
Piccolo uomo
firma il tuo testamento
Sul muro c'era scritto col gesso
vogliono la guerra 
Chi l'ha scritto 
è già caduto.







venerdì 25 luglio 2014

E Dio mi fece donna (Gioconda Belli)


E DIO MI FECE DONNA 

E Dio mi fece donna,
dai lunghi capelli, 
occhi, naso e bocca da donna.
Con curve
e onde 
e dolci conche
e mi scavò dentro 
divenni forgia di esseri umani.
delicatamente tessé i miei nervi
e bilanciò con saggezza
il numero dei miei ormoni.
Formò il mio sangue 
e lo iniettò in me
perché irrigasse tutto il corpo
Nacquero così le idee,
i sogni,
l'istinto.
Tutto ciò lo creò delicatamente,
a colpi di fiato 
scolpendo con amore  
le migliaia di cose che mi rendono donna tutti i giorni 
per le quali mi desto orgogliosa ogni mattina
e benedico il mio sesso. 

Gioconda Belli (parlo di lei QUI)

Traduz. carlafamily
Dal Web



Y DIOS ME HIZO MUJER

Y Dios me hizo mujer,
de pelo largo,
ojos,
nariz y boca de mujer.
Con curvas
y pliegues
y suaves hondonadas
y me cavó por dentro,
me hizo un taller de seres humanos.
Tejió delicadamente mis nervios
y balanceó con cuidado
el número de mis hormonas.
Compuso mi sangre
y me inyectó con ella
para que irrigara
todo mi cuerpo;
nacieron así las ideas,
los sueños,
el instinto.
Todo lo que creó suavemente
a martillazos de soplidos
y taladrazos de amor,
las mil y una cosas que me hacen mujer todos los días
por las que me levanto orgullosa
todas las mañanas
y bendigo mi sexo.


martedì 22 luglio 2014

Domande: Quale? Perchè?


Grazie ragazzi dei commenti al post precedente  ma mi piacerebbe sapere, per pura curiosità (personalissima), qual'è l'opera delle "Tre Grazie " che vi è piaciuta di più? E perchè? O magari vi piace un'altra opera (sempre le Tre Grazie) che non ho postato?


carlafamily





lunedì 21 luglio 2014

Il canone della bellezza nel corso del tempo

Veniamo sopraffatti dal "BELLO" e disgustati dal "BRUTTO". 
Chi mai può affermare ciò che è veramente bello nella completezza o vastità del termine? 
Mentre ciò ch'è brutto rimane tale per tutti e tutti lo posso spiegare, anche una smorfia potrebbe ben spiegare ciò che pensiamo del "BRUTTO", il BELLO lo definiamo in pochi modi e ci smarriamo nelle definizioni. 

La più bella/o del mondo, la più bella/o dell'universo. 
Ho sempre pensato che tutto questo rendesse banale la bellezza stessa ma noi donne a volte siamo davvero sciocche a lasciarci influenzare dai prototipi di questa o quella società, di questa o quella moda che fanno di noi dei semplici oggetti da manipolare a piacimento dal Mercato.
Si sa, lottiamo sempre con quei chili di troppo, a volte perdiamo gioia e dignità, soprattutto quando non raggiungiamo i nostri traguardi. Ma se i traguardi sono troppo in là cosa ci agitiamo a fare?
Dico sempre che non vale la pena soffrire così tanto per perdere quei maledetti chili,  poi mi guardo attorno e vengo sopraffatta dai canoni di bellezza che vanno decisamente e spudoratamente contro i "MIEI" canoni di bellezza. 
Ehi donne, sì voi che mi camminate accanto quando vado al supermercato, voi che correte al mio fianco, voi quelle che con il vostro corpo scolpito mi fate svanire la voglia di andare in palestra, voi belle ed anche voi, quelle brutte, spianiamoci la strada una volta per tutte, rompiamo gli stereotipi di questo canone fasullo.
Siamo sempre in guerra, combattenti contro il canone della bellezza dettata dai tempi e dalla moda. 
Lo so che non si può modificare questo concetto ma almeno nel nostro piccolo mondo privato proviamoci. 

Chi lo ha stabilito un canone di bellezza? 

giovedì 17 luglio 2014

LIBRI: Gioconda Belli - Scrittrice, Giornalista, Poetessa

"La guerra non mi ha mai interessato. 
Io sono un amante della civiltà, del progresso, delle lettere .... 
la guerra è il contrario del pensiero, della parola, del dialogo. Nessuno parla durante la guerra, tutti sparano. 
Non gli interessa conoscersi. 
Si evitano, si nascondono. 
Dietro i loro fucili rifiutano le parole, il dialogo.... 
se riuscissero a parlare non ci sarebbero guerre"
(Da il romanzo "Waslala" di Gioconda Belli)
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"Ho perso molte, molte persone care. Il commando di cui facevo parte, per esempio, era composto da dieci persone, siamo rimaste vive solo in due. Ho perso anche un uomo che amavo molto, Marcos..."
(da il romanzo "La donna abitata" di Gioconda Belli)
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Festival della poesia febbraio 2014 Granada (Nicaragua) 


Gioconda Belli è  nata a Managua il 9 dicembre del 1948. 
Ha origini italiane, il suo bisnonno Antonio Belli era di Colma di Biella ed emigrò in Sud America all'epoca della costruzione del famoso Canale di Panama. Antonio Belli non emigrò a causa della povertà ma per collaborare come archeologo alla costruzione del Canale. 
Gioconda Belli è scrittrice, giornalista e poetessa. Ha scritto 7 libri di narrativa oltre le sue raccolte di poesie dove racconta i temi ricorrenti del suo paese il Nicaragua. Una donna che ha vissuto come protagonista la guerra civile nicaraguense con una particolarità alquanto femminile e sensuale. In lei si intrecciano svariati stili di donna che si amalgamano e mutano con il trascorrere del tempo. Scrittrice che racconta la lotta delle donne nel clima di guerra, il loro rapporto tra l'America precolombiana e l'America Latina di oggi.

Web
Gioconda Belli dichiara che i versi, le parole esplodono in lei senza tregua come acqua che sgorga spontanea...riuscendo anche a scandalizzare per i temi che tratta senza pudore.
Oggi vive a Santa Monica in California e torna nel suo paese ogni anno ma il sogno che aveva verso il Nicaragua per lei non si è realizzato. 
Quando cammina per le strade di Santa Monica pensa....: " ai tempi in cui trasportavo armi o andavo in giro con il mitra in spalla - gli anni delle passioni politiche e mi chiedo se sono la stessa persona.... Ora vivo in due mondi diversi ed in ciascuno di essi la mia vita è diversa. L'esistenza è una corsa a staffetta lungo una strada infinita." -ed inoltre aggiunge - " L'impegno non si deve sempre pagare con il sangue o non sempre richiede l'eroismo di morire sulla linea del fuoco. Esiste un eroismo della pace e dell'equilibrio, accessibile, quotidiano che.... ci spinge a sfruttare tutte le possibilità della vita e a vivere non una, ma tante vite contemporaneamente. Non c'è nulla di romantico o di donchisciottesco nel voler cambiare il mondo. ... Il futuro è una costruzione che si realizza nel presente e per questo concepisco la responsabilità verso il presente come l'unica  responsabilità seria verso il futuro" .
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Ho conosciuto questa scrittrice attraverso il suo Libro "IL PAESE SOTTO LA PELLE"  ed ho avuto il piacere di incontrarla al festival della poesia tenutosi a Granada (Nicaragua) questo ultimo febbraio 2014.

"IL PAESE SOTTO LA PELLE" è la storia di una rivoluzione e di una donna che ha narrato intensamente se stessa e i sentimenti intorno a lei. 
Scopro una donna con un vissuto pieno di passione per la sua terra, come combattente, come donna, come persona, descrivendo la sua femminilità cosparsa di amori difficili in un contesto di guerra. I sentimenti travolgenti della lontananza, le passioni politiche, la perdita di tanti compagni e la dura realtà dell'esilio. 
Leggendo questo libro non si conosce solo lei come scrittrice o come donna ma si scopre una terra e una guerra di cui poco si parla: il Nicaragua 




Gioconda Belli, Il paese sotto la pelle (tit. originale El paìs bajo mi piel),  
edizione  e/o, Roma 2011. Traduzione di Margherita D’Amico

Rivoluzione Nicaragua - Web


Rivoluzione Nicaragua  -  Web


i romanzi pubblicati in Italia: 
LA DONNA ABITATA (1995),
 IL PAESE SOTTO LA PELLE (2002), 
SOFIA DEI PRESAGI (1996) 
WASLALA (1997) 
LA PERGAMENA DELLA SEDUZIONE, (2007)
L'INFINITO NEL PALMO DELLA MANO (2008)
NEL PAESE DELLE DONNE (2011)


In Italia, la Belli viene tradotta sin dagli anni Ottanta dal trimestrale di poesia e cultura fiorentino "Collettivo R", diretto da Luca Rosi. 

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mercoledì 16 luglio 2014

ANONIMO - Senza nome quindi non esisti


Lo si può cercare in ogni angolo della società ma non esiste.
Forse ora vuole essere lasciato in pace dopo gli anonimi sputi che ha seminato qua e là, non credo potrà mai stare in pace con se stesso.
Siamo sommersi di atteggiamenti frivoli e sarcastici e molti si accostano alla vita con questo spirito parlando in modo irriverente di cose estremamente serie. 
Voglio resistere alla tendenza ed al desiderio di insultare chi ha un comportamento così odioso e mi risulta difficile. 
Un anonimo è come se si appropriasse dei sentimenti altrui e questo è scellerato. 
Temo che non rispettando se stesso non potrà mai rispettare il suo prossimo. 
Dell'anonimato si può abusare per dimostrare ogni più infimo sentimento, l'anonimo diventa un tiranno che non da spazio al confronto.
Forse l'anonimo sta lottando contro sentimenti di inferiorità, forse è totalmente insoddisfatto di se stesso, l’elenco dei suoi difetti può essere lungo parecchie pagine ma nulla giustifica l'offesa.

Forse l'anonimo ritiene che bighellonare tra i blog seminando stupidità sia un innocuo giochetto da ragazzi, inesorabilmente cade nell'idiozia che supera l'apice dell'inutilità e danneggia solo se stesso. 
Gli si potrebbe suggerire di mettersi allo scoperto ma non lo farebbe mai, però potrebbe almeno scomparire dignitosamente (?)
Fermarsi prima di raggiungere una bassa stima di se stesso o forse ha già perso il controllo.

L'Anonimo ha ricevuto la gloria? Ma a chi la può mostrare?
Ora spicca? Su chi? 

La storia è piena di anonimi che hanno lasciato traccia con le loro sagge parole ma gli anonimi come questi fanno insorgere  indignazione allo stato puro e poi  di loro se ne perdono le tracce. 

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Contro tutti i commenti che pervengono nei nostri blog in forma ANONIMA  e che offendendo la nostra dignità


martedì 15 luglio 2014

Io penso e voi scrivete...


Web


Forse soffro di un'infermità grave, i pensieri stanno prendendo il sopravvento.
Ora metto in bocca gli ultimi bocconi cercando di concentrarmi più che mai sul sapore del cibo, non posso incominciare con la brutta abitudine di perdermi i piaceri della vita, fosse anche solo una pasta in bianco, questa comunque non è una pasta in bianco...
Rimbalzo da un blog all'altro, oggi è martedì e stranamente ho un po' più di tempo, di solito é il lunedì che mi concede spazio per i blog, leggo e rileggo. 
Alcuni post mi fanno sorridere altri mi fanno riflettere, altri mi commuovono, altri ancora mi colgono di sorpresa, comunque tutti mi aiutano a pensare. Pensare a quel tutto che interessa alla gente, alle cose su cui a volte dimentichiamo di soffermarci. Tutti però mi aiutano a riflettere positivamente anche se il post letto non mi ha più di tanto coinvolta. Non importa! Ho conosciuto.  Ho saputo. Ho visto. Ho ascoltato. Ho sussultato. Ho riflettuto. Ho meditato. Ho riso. Ho sorriso. Ho commentato e anche non commentato perchè avrei rovinato tutto o semplicemente perché non c'era nulla da commentare.
Le polemiche non mi piacciono, le considero l'anticamera della rissa, quindi se annuso polemica me ne vado, anche in questo contesto però rifletto.
Siamo pieni di voglia di comunicare e credo che questo sia estremamente umano, direi quasi perfetto. Ognuno ha i propri interessi e stili che all'improvviso diventano interessanti per tutti, così si conosce quella parte di noi che vogliamo che altri conoscano, non è sempre la parte migliore ma è quella parte di cui non ci vergogniamo affatto bella o brutta che sia. Poi si scopre quell'altra parte di noi che non sapevamo di possedere. 
Ognuno ha una terapia o una strategia per sentirsi meglio e questa è la mia. Sarà banale ma molte volte le cose banali ci salvano da situazioni pesanti.

Oggi ho letto, per esempio, di Andy Warhol. e mi ha ricordato che devo assolutamente telefonare alla mia amica per dirle che dobbiamo andare a vedere la mostra che c'è a Roma fino al 28 settembre. Dobbiamo sbrigarci altrimenti il tempo passa, poi arriva settembre e la mostra chiude e se non la vedrò mi pentirò come una stupida.
Poi sono passata da ANTONELLA  ed ho sentito nostalgia di CASA, si sono messi in moto quei meccanismi tanto interni che mi farebbero correre a prendere il primo volo per tornare.
Mi sono anche lasciata coinvolgere dalla lettura di un'amicizia... normale nel nuovo post del PIANISTA SUL TETTO, provo un miscuglio di tenerezza e rabbia.
Passo poi da Valdo Vaccaro con i suoi consigli che non riesco mai a seguire ma che mi ostino a leggere.
Ho letto le novità dell'UNIVERSO NOKYA e mi sento un'emerita imbecille.
Appuntamento fisso da MOZ per sorridere in santa pace e stupirmi ancora una volta della quantità di commenti che ogni suo post suscita. E' un blog accogliente e, come ho detto prima, si commenta in santa pace. 
Ho anche scoperto il mansplaining. Mamma mia quante cose non so. Ho letto anche il post di venerdì a proposito del  bucato repellente, uno spasso. Io Silvia non l'ho mai conosciuta personalmente ma mi sono immaginata tutta la scena e ho riso come una matta. Per me Silvia è un'intellettuale completamente fuori dalle righe..... nessuna offesa, sono gli intellettuali in riga che mi mettono a disagio, lei no dal primo giorno e la ringrazio.
Faccio una capatina da PINO , mai far passare un giorno senza poesia, me lo hanno insegnato in Nicaragua. PINO oggi mi ha fatto capire che tra una pizza e una stonata si possono vivere grandi e lunghi amori.
Non dimentico di passare dal Cavaliere che tra appelli e proverbi mi fa sentire ancor più combattiva.
Poi c'è questo Blogghetto piccolino ma che mi piace un sacco, quello di CHIARA, mi piace come scrive e con quanta discrezione dice le cose. Mi piace e basta! Ed è da lei che ho conosciuto questa simpatica donna che ha un futuro da ex ingegnere. Scrive che è una meraviglia, con un dono della sintesi pazzesco, cerco sempre di imparare sia da lei che da Chiara. Ho il dubbio (forse non è più un dubbio) che siano anche molto amiche o vicine di casa.
Ho un certo occhio di riguardo verso Audrey perchè ogni volta che entro nel suo blog ho un senso di serenità e freschezza. gli argomenti grevi li trasforma in piacevolezza e poi è molto gentile e questo non lo sottovaluto affatto.
Ho un'affezione per la dolcissima Marzia che ci fa arrivare in punta di piedi sull'uscio di casa sua e delicatamente ci racconta del suo mondo, le voglio bene...
Ho conosciuto il Cielo di Linda tanto pratica e tanto dolce, un'accoppiata difficile, anche il suo modo di scrivere mi cattura e vorrei leggere di più da lei.
L'avete conosciuta SARI? ferma e distinta, credo che potremmo essere buone amiche, ho la sensazione che potrebbe essere un'amica presente nei momenti difficili, non so perchè mi ha dato questa sensazione. Non lasciatevi ingannare però, tocca argomenti duri e li descrive anche in sole 2 righe e  mezza.
La PATA, l'ho conosciuta da poco ma scorrendo tra i blogger la incontravo spesso e così ora mi piace passare dal suo blog perche è pieno di "considerazioni" a cui non avevo mai pensato, è una scoperta.

Potrei continuare all'infinito ma devo andare perchè ho da fare e non ho più tempo.
Per oggi il mio "andare" per blog finisce qui, riprenderà più tardi quando scenderà il silenzio in questa casa oppure domani. Il mio è un viaggio con tante soste, un modo per imparare viaggiando virtualmente, in molti lo fanno perchè si conosce ciò che mai si potrebbe conoscere standocene chiusi ed appartati. Un afferrare interessi ed argomenti a cui mai avremmo badato. Conoscere e imparare, due parole che mi sanno d'infinito. A presto! 


carlafamily



lunedì 14 luglio 2014

Mondiali, e adesso parliamo di soldi

Il mondiale dei mondiali (così lo chiamavano) è finito, qualcuno fa due righe di conti, il Web è pieno di tabelle e schemi sui lauti guadagni della varie federazioni e dei giocatori che, come tutti ben sappiamo, sono un passaggio economico senza confronti.
In pratica sembra che nessuno perda 
Dal 1982, anno in cui è stato introdotto il premio, la Fifa ha assegnato quasi un miliardo e mezzo di euro alle nazionali. Il mondiale più ricco è quello attuale, con oltre 350 milioni di euro, di cui 50 milioni ai club di appartenenza dei convocati. 

giovedì 10 luglio 2014

Finales de Argentina - Don't cry Netherlands ...

Gioco tutto a centro campo, partita moscia, come si suol dire e la pioggia che domina e batte questi giocatori incessantemente.

Ieri sembrava che tutti aspettassero di arrivare ai rigori.
Il gioco ce l'hanno avuto gli olandesi, ma con un rimpallo continuo, nulla di esaltante. 
Oserei dire anche noioso.  Sì posso osare visto che lo dicono tutti.
L'Argentina ha fatto solo 4 tiri in porta e l'Olanda solo 1.
Forse è così che doveva andare dopo la semifinale di Brasile-Germania che più che una partita è stata uno spettacolo.

L'Argentina si qualifica per la finale con i rigori, è dai mondiali 1990 che l'Argentina non si gioca la semifinale dove veniva battuta proprio dalla Germania. Eccola di nuovo dopo 24 anni.

Ci siamo quindi alla Finale con una Germania che ha già eliminato l'Argentina nelle ultime due edizioni e sempre nei quarti di finale. Questa partita sarà il terzo appuntamento tra le squadre, "la finale più giocata di sempre", una volta in più di Italia-Brasile nel 1970 e nel 1994.
Il record assoluto va alla Germania che è alla sua ottava finale, per l'Argentina la quinta.

carlafamily
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E l'Italia? Comunque vada, gli Azzurri perderanno qualcosa. O il primato dell’anzianità o il secondo posto in solitaria dietro al Brasile, insidiato dalla Germania tre volte campione. Chi la spunterà? (eurosport.yahoo.com)

domenica dunque, il 13 luglio 2014 alle ore 21:00  Finale Estádio Maracanã, 
Rio de Janeiro

I due continenti, il vecchio e il nuovo, alla finale. Mi sembra Bello! Sì.....



martedì 8 luglio 2014

BRAZIL, GAME OVER!

6 a 0 per la Germania. 
Uscite, entrate, rimesse in gioco 
ma che dico ...7
Non ci credo, il punteggio è già di per se pazzesco e ciò che sto vedendo mi piace  ancora di più
Una Germania composta e che compie il suo mondiale come una vera professionista e i tifosi del Brasile che applaudono agli avversari. 
Un ordine ed una compostezza che non siamo abituati a vedere ma che è proprio quello il clima  che  si vorrebbe assaporare  ad ogni partita. 
I tedeschi non fanno il "torello" non vogliono umiliare l'avversario, hanno davvero rispetto per il gioco. 
Nel mondo dello sport è meglio fare gol che il torello.
Una grande lezione di calcio quella della Germania. 
Credo che questa partita entrerà nella storia del calcio ed anche per un comportamento che merita l'attenzione. 
Gioco davvero composto. 
I brasiliani trattengono le lacrime, neanche troppo però, alcuni sono disperati al limite del collasso., è vero che hanno un'emotività molto forte.

I tifosi tedeschi cantano Brazil Brazil.
Klose ha superato se stesso, a dir la verità ha superato Ronaldo nei goal ai mondiali..

Brasile segna. 
Fine 7 a 1 per la Germania 
Mi spiace dirlo ma è davvero incredibile ed assurdo. I giocatori versano davvero lacrime per non essere riusciti a far sorridere i brasiliani.
Sto ascoltando cosa dice il  portiere del Brasile, Julio Cesar, che da un anno non giocava, nelle interviste è commosso ed ancora non si rende conto che questa partita entrerà nella storia. 

Di questa sconfitta se ne parlerà ancora fra cent'anni.
Il mondo del calcio è irriverente e marchierà a vita questi giocatori.
Ora lo stadio si trasforma e iniziano i fischi contro la squadra.  
Pregano e piangono, questo forse serve per creare patos vogliono incarnare il perfetto sentimento del pubblico e continuano a pregare e piangere.

Mi suscita un sorriso il commento che fa Jacopo Gerna  su la gazzetta.it "I tedeschi esultano Come farebbe uno che ha trovato la macchinetta per timbrare il biglietto in metropolitana"..... questa si chiama compostezza. 
Se i brasiliani sono troppo emotivi I tedeschi sono troppo composti.

La parola "Vergogna" sembra che in questi mondiali sia più usata da tutti. 

Ed ora pare che la compostezza stia svanendo, già si hanno notizie di guerriglia, feriti e arresti.
In Brasile però continuano a ballare e cantare.

Ora sembra che la Germania non abbia avversari ma il mondiale non è finito.

carlafamily


La gente che mi piace

Mi piace la gente che vibra, che non devi continuamente sollecitare e alla quale non c'è bisogno di dire cosa fare perché sa q...